Come sappiamo tutte le normative tecniche che forniscono indicazioni sul corretto bloccaggio del carico (siano esse di origine IMO, ISO, Codice della Strada ecc. ecc.) prevedono che i singoli colli siano assicurati in modo stabile e sicuro in relazione alla loro natura e alle loro caratteristiche.
Tra i diversi sistemi utilizzabili, le cinghie di ancoraggio in fibra sintetica, principalmente in poliestere, sono forse lo strumento più versatile per bloccare un carico sul pianale di un semirimorchio, su un container flat rack o su un carro ferroviario, in modo del tutto sicuro.
La facilità di utilizzo, la leggerezza, ed il costo ragionevole ne hanno decretato il successo come strumento per il cargo lashing.
Giusto a titolo esemplificativo possiamo ricordare che un loro grande vantaggio è quello di poter essere impiegate anche immerse nell’acqua; sarà sufficiente farle asciugare correttamente dopo l’uso.
Inoltre, le cinghie in poliestere non presentano problemi d’impiego anche in presenza di solventi, sbiancanti, detergenti, petroli e acidi (non devono però assolutamente essere utilizzate in presenza di eteri, aldeidi e alcali forti).
Ovviamente solamente un utilizzo corretto di cinghie, in perfette condizioni, permette di sfruttarne a pieno le loro caratteristiche e di realizzare un lashing a regola d’arte.
Cerchiamo quindi di saperne di più in questo post destinato a tutti coloro che si trovino a dover utilizzare le cinghie in fibra sintetica.
Per prima cosa ricordiamo i principi generali circa la sistemazione dei carichi:
- le merci devono essere stivate in modo tale da non costituire pericolo agli addetti ai lavori durante le normali condizioni di trasporto, traffico e/o di circolazione stradale,
- il carico deve essere posizionato in modo tale che il suo baricentro sia il più vicino possibile al centro dell’asse longitudinale del veicolo o al centro del container, e il più basso possibile;
- prestare sempre la massima attenzione affinché il carico sia uniformemente distribuito sul pianale o sul paiolo,
- controllare portata del veicolo o il payload dell’unità di carico,
- controllare i carichi di rottura dei punti di ancoraggio che si andranno ad utilizzare,
- bloccare il carico in modo tale che, in ogni condizione di marcia o movimento, non possa spostarsi longitudinalmente o trasversalmente rispetto alla posizione iniziale,
- nel caso del trasporto su gomma il conducente dovrà adottare la condotta di guida più adatta alle circostanze del fondo stradale, del traffico, del carico ecc.
Detto questo è ovvio che solamente la disponibilità di adeguati strumenti per assicurare il carico può garantire un bloccaggio sicuro.
Vediamo quindi alcune buone norme di utilizzo delle nostre cinghie:
- utilizzare soltanto cinghie la cui targhetta sia leggibile (troveremo riportate l’omologazione “EN 12195-2” e la portata di ancoraggio LC ossia la lashing capacity espressa in daN),
- non annodate MAI le cinghie,
- in caso di utilizzo su angoli vivi o su superfici abrasive, predisponete delle protezioni adeguate (ci sono in vendita delle apposite protezioni angolari ma in situazioni di emergenza possono utilizzarsi anche porzioni di cartone o tessuto),
- posizionare le cinghie in modo tale che non si attorciglino e che possano distribuire il carico su tutta la loro lunghezza,
- disponete le cinghie lungo tutto il carico,
- qualora le cinghie dovessero essere utilizzate in presenza di prodotti chimici e/o al di fuori di temperature comprese tra -40° C. e +90° C., richiedete maggiori informazioni al produttore,
- non usate le cinghie per sollevare carichi (ci sono delle cinghie apposite per quello!),
- non posizionate i tensionatori sugli spigoli del carico,
- non utilizzare sistemi di ancoraggio che non siano in perfette condizioni (tagli e/o abrasioni del nastro, deformazioni degli elementi metallici ecc.).
Non dimentichiamoci che sollecitazioni ed utilizzo frequente comportano un notevole stress per le cinghie e di conseguenza la loro “gestione” risulta necessaria per disporre di strumenti sempre in condizioni ottimali.
Per questo possiamo raccomandare:
- dopo l’utilizzo arrotolare le cinghie in luoghi non molto freddi, asciutti, lontano da fonti di calore, al riparo da raggi solari diretti e da agenti chimici.
- non effettuate riparazioni delle cinghie ma inviatele al produttore per i controlli ed eventuali sostituzioni dei componenti,
- fate verificare le cinghie da un tecnico esperto almeno una volta all’anno (ovviamente vanno anche controllate prima di ogni utilizzo!).
Un uso corretto delle cinghie permetterà di bloccare diverse tipologie di merce o carico in assoluta sicurezza evitando danneggiamenti e situazioni di pericolo per il personale.
Per maggiori informazioni e dettagli tecnici sulle cinghie in fibra sintetica vi rimandiamo alla norma Europea EN 12195 parte 2.